Roma, 26 gennaio 2023 - Le Parti Sociali firmatarie del Contratto nazionale delle Cooperative del settore socio sanitario assistenziale educativo e di inserimento lavorativo, i sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs e le associazioni datoriali Agci Imprese Sociali, Confcooperative Federsolidariet&agrave; e Legacoop Sociali, hanno condiviso un Avviso Comune, rivolto al Governo, sulle aree di miglioramento del Codice Appalti in vigore dal mese di aprile 2023, ora all&rsquo;esame della Conferenza Stato Regioni e delle Commissioni Parlamentari. 
 
Le Parti sollecitano la rivisitazione del codice in merito ai criteri di accesso alle gare di appalto, con particolare riferimento al prezzo dell&rsquo;offerta, che deve tenere conto del costo del lavoro, voce che rappresenta spesso oltre l&rsquo;80% dell&rsquo;importo complessivo. Essenziale per i sindacati che &ldquo;il riferimento nei bandi di gara alla contrattazione collettiva nazionale e territoriale di settore comparativamente pi&ugrave; rappresentativa sia chiaro ed inequivocabile, per offrire alle lavoratrici ed ai lavoratori, e al settore in generale, maggiori tutele e garanzie&rdquo;. 
 
La richiesta di parte sindacale verte anche sulla &ldquo;previsione, nei contratti relativi ai servizi sociali e di inserimento lavorativo, una autonoma clausola di revisione del prezzo dell&rsquo;appalto a seguito dell&rsquo;aumento del costo del lavoro derivante del contratto collettivo nazionale di lavoro applicabile&rdquo;, condizione che &ldquo;determina in ogni caso l&rsquo;aggiornamento del prezzo dell&rsquo;appalto a prescindere dalle percentuali indicate al periodo precedente&rdquo;. Le Parti si sono inoltre impegnate, sin da subito, a illustrare l&rsquo;Avviso Comune anche in sede di confronto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Conferenza Stato Regioni, l&rsquo;Anci e la Conferenza delle Regioni. 
 
&laquo;L&rsquo;obiettivo evidente delle Parti Sociali &ndash; ha dichiarato la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca &ndash; &egrave; riportare in auge il valore sociale e solidaristico di questo comparto, spesso bistratto, sebbene nelle societ&agrave; avanzate il benessere psico-fisico delle persone sia sempre pi&ugrave; centrale&raquo;. &laquo;In un sistema di welfare volto a salvaguardare l&rsquo;occupazione e offrire servizi di qualit&agrave; - ha aggiunto la sindacalista - dovranno essere implementate le sinergie tra il sistema pubblico e quello del privato sociale. Abbiamo vissuto una stagione complicata durante la quale si &egrave; reso maggiormente evidente l&rsquo;esigenza di ripensare il sistema vigente&raquo;. 
 
&laquo;In un comparto labour intensive, con prestazioni ed attivit&agrave; pregne di richieste in tema di capacit&agrave; tecnico professionali, ma anche di un sempre maggiore coinvolgimento personale e relazionale, solo in parte supportato dalle innovazioni tecnologiche - ha chiosato Blanca - appare evidente che non si pu&ograve; prescindere dalla congruit&agrave; delle offerte e dalla contrattazione di riferimento sottoscritta dai sindacati e dalle associazioni datoriali maggiormente rappresentativi&raquo;. 
 
&laquo;Ripensare il modello, a nostro avviso - ha concluso - significa rendere maggiormente attrattivo il lavoro nel settore privatistico della cura delle persone. Dare maggiore vitalit&agrave; al comparto, attraverso regole certe ed uniformi sul territorio nazionale, partendo dall&rsquo;investimento sul lavoro e sui professionisti del settore, &egrave; il presupposto per rendere sostenibile la nostra societ&agrave;, fornendo risposte sempre pi&ugrave; efficaci ed efficienti per i fruitori. Al contempo &egrave; il presupposto per una stabile e buona occupazione&raquo;.

Blanca: «Riportare in auge il valore sociale e solidaristico del settore privatistico della cura delle persone»

Codice Appalti, le Parti Sociali firmatarie del Contratto nazionale delle Cooperative Sociali sollecitano la revisione della normativa: il prezzo dell’offerta tenga conto del costo del lavoro, nei bandi di gara il riferimento alla contrattazione collettiva più rappresentativa sia chiaro ed inequivocabile

Roma, 26 gennaio 2023 - Dopo un intenso e articolato percorso di trattativa i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione del tour operator il nuovo accordo sulla disciplina dello smart working in vigore dal 20 gennaio 2023 oltre all&rsquo;intesa sull&rsquo;ascolto in cuffia. Il nuovo accordo sullo smart working, definisce nuovi e pi&ugrave; strutturati elementi di disciplina della gestione del lavoro agile, superando definitivamente il precedente modello di gestione legato ad un regime sperimentale e di natura pandemico-emergenziale. 
 
I lavoratori potranno svolgere la prestazione in modalit&agrave; agile da un minimo di 7 giorni fino ad un massimo di 16 giorni al mese, secondo la mansione svolta, destinando alla modalit&agrave; in smart working almeno il 40% dello sviluppo complessivo dell&rsquo;orario individuale svolto su base mensile. L&rsquo;intesa individua inoltre i turni di lavoro che saranno gestiti esclusivamente in smart working, definendo nei fatti un ulteriore aumento della percentuale di lavoro svolto in modalit&agrave; agile. 
 
Lo smart working non incide sugli elementi contrattuali in essere alla data della stipula dell&rsquo;accordo individuale, quali il livello, le mansioni, l&rsquo;inquadramento professionale e la retribuzione, anche con riferimento ai premi di risultato definiti dalla contrattazione collettiva di secondo livello. Ai lavoratori &egrave; riconosciuto lo stesso trattamento retributivo e normativo applicato ai lavoratori che svolgono la prestazione all&rsquo;interno dei locali aziendali e potranno accedere a percorsi di formazione e informazione finalizzate ad accrescere specifiche competenze tecniche, organizzative e digitali. 
 
L&rsquo;accordo disciplina inoltre il diritto alla disconnessione e il recesso, e impegna l&rsquo;azienda a garantire la salute e la sicurezza del lavoratori e ad agevolare l&rsquo;esercizio dei diritti sindacali anche da remoto. La seconda intesa disciplina l&rsquo;ascolto in cuffia da parte dei Responsabili operativi del cosiddetto &ldquo;cruscotto operatori&rdquo;, richiesto dal lavoratore per un supporto tecnico nello svolgimento delle attivit&agrave; e per l&rsquo;analisi dei bisogni formativi individuali. L&rsquo;attivit&agrave; di ascolto non potr&agrave; superare il 10% delle ore complessive lavorate su base mensile. Previsto anche il monitoraggio della sala che avverr&agrave; in tempo reale senza memorizzazione dei dati nominativi. 
 
Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. Per il funzionario sindacale Salvo Carofratello &laquo;L&rsquo;accordo sullo smart working consegna, a tutti i lavoratori coinvolti, la certezza di poter organizzare il proprio lavoro dentro una dinamica operativa che miscela il tradizionale lavoro in presenza con il lavoro agile, con l&rsquo;opportunit&agrave; di realizzare un pi&ugrave; compiuto equilibrio tra i tempi di vita e quelli di lavoro&raquo;. 
 
&laquo;Il secondo accordo sull&rsquo;ascolto in cuffia &ndash; conclude il sindacalista - risponde all&rsquo;esigenza di sovraintendere il corretto funzionamento del nuovo modello organizzativo, sia in termini di puntuale verifica dei processi organizzativi che la nuova organizzazione del lavoro determina, sia in ordine all&rsquo;esigenza di garantire un adeguato percorso formativo del personale coinvolto&raquo;.

Carofratello: «Favorito l’equilibrio tra i tempi di vita e tempi di lavoro. Vigili sul corretto funzionamento del nuovo modello organizzativo di impresa»

Alpitour, siglato il nuovo accordo sullo smart working: fino a 16 giorni al mese di lavoro agile. Intesa anche sull’ascolto in cuffia e sul monitoraggio della sala

Roma, 26 gennaio 2023 &ndash; Riprese le trattative di rinnovo dei contratti nazionali del macro-settore terziario distribuzione servizi, distribuzione moderna organizzata e distribuzione cooperativa applicati alla pi&ugrave; vasta platea di lavoratori del settore privato in Italia, con oltre 3milioni e mezzo di addetti impiegati nelle attivit&agrave; commerciali e nelle imprese di servizi. Uno spaccato economico che ricomprende anche i lavoratori dell&rsquo;Ict e figure dell&rsquo;e-commerce, oltre alle figure pi&ugrave; tradizionali, come gli addetti alle vendite, cassieri e magazzinieri. 
 
I negoziati, riavviati il 23 e 25 gennaio con le associazioni imprenditoriali Federdistribuzione e Confcommercio, proseguiranno il 30 gennaio con Confesercenti e l&rsquo;1 e 2 febbraio con le associazioni cooperative, secondo il calendario di incontri stabilito nei protocolli straordinari di settore condivisi con le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs il 12 dicembre dello scorso anno. Sul tavolo gli aspetti connessi alla prosecuzione del confronto che, per i sindacati, deve portare al rinnovo dei contratti nazionali, tutti scaduti nel 2019, entro la met&agrave; dell&rsquo;anno. 
 
Con l&rsquo;Accordo ponte le parti hanno pattuito per i lavoratori un primo ristoro economico a fronte del lungo periodo di vacanza contrattuale; gi&agrave; con la retribuzione del mese di gennaio sar&agrave; corrisposta in busta paga la prima tranche di 200 euro dell&rsquo;importo riconosciuto a titolo di una tantum, quantificata complessivamente in 350 euro per il quarto livello di inquadramento, da riparametrare per gli altri livelli. 
 
Con la retribuzione del mese di marzo verr&agrave; corrisposta la seconda tranche di 150 euro. Con la retribuzione del mese di aprile, inoltre, scatter&agrave;, sempre per il quarto livello di inquadramento e da riparametrare per gli altri, un anticipo di 30 euro sui futuri incrementi della paga base definiti con i rinnovi contrattuali. 
 
La Fisascat Cisl rilancia i contenuti delle piattaforme presentate alle associazioni imprenditoriali nella fase di avvio dei negoziati: salario e welfare contrattuale, inquadramento professionale delle nuove professionalit&agrave; e riforma dei sistemi di classificazione del personale, relazioni industriali e partecipazione, mercato e organizzazione del lavoro, prevenzione dei rischi, salute e sicurezza, formazione professionale, appalti di servizi e terziarizzazioni, ma anche e-commerce, conciliazione vita lavoro, sostegno alla genitorialit&agrave;, lavoro agile, politiche di genere e contrasto alle molestie. E ancora cura, assistenza, long term care e nuovi diritti, tutele e garanzie attivabili in caso di bisogno, come nei radicali processi di riorganizzazione delle grandi superfici di vendita nell&#39;ambito della grande distribuzione organizzata e del franchising. 
 
Per il segretario generale della federazione cislina Davide Guarini &laquo;il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro del macro-settore terziario pu&ograve; offrire un contributo determinante per la ripresa economica e sociale, influendo sulla &ldquo;questione salariale&rdquo;, dorsale fondamentale per la crescita del Paese, e sulle dinamiche di crescita della domanda interna e del Pil&raquo;. 
 
Il sindacalista ha sollecitato &laquo;un decisivo intervento dello Stato per incentivare la contrattazione collettiva anche tramite tagli contributivi alle imprese, da legare agli aumenti contrattuali, e sgravi fiscali per le lavoratrici e i lavoratori&raquo;, rinnovando l&rsquo;appello alle Parti Sociali &laquo;per giungere ai rinnovi settoriali in tempi brevi&raquo; e &laquo;concertare un meccanismo disincentivante che sia in ogni caso utile a recuperare la perdita di potere di acquisto subita dalle lavoratrici e dai lavoratori nei periodi di vacanza contrattuale&raquo;

Guarini: «Il rinnovo dei contratti nazionali può offrire un contributo determinante per la ripresa economica e sociale, influendo sulla “questione salariale”, dorsale fondamentale per la crescita del Paese»

Contratti Terziario, Distribuzione Moderna Organizzata e Distribuzione Cooperativa, riprendono le trattative di rinnovo. Oltre 3,5 milioni le lavoratrici e i lavoratori interessati dai negoziati

Roma, 26 gennaio 2023 &ndash; Con una nota unitaria rivolta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno richiesto un incontro urgente volto a comprendere e dissipare qualsivoglia dubbio in merito al processo di cessione di Conbipel S.p.A. in Amministrazione Straordinaria. L&rsquo;accordo sottoscritto tra le organizzazioni sindacali e Conbipel S.p.A. il 28 giugno 2022 ha riguardato il passaggio in due fasi separate alle societ&agrave; Btx Italian Retail and Brands S.r.l. e JD Sport Fashion S.r.l., comportando il trasferimento di 1.368 dipendenti su un totale di 1.467, corrispondenti al 93,3% della forza lavoro. 
 
A pochi mesi dalla cessione, la richiesta di incontro dei sindacati giunge in seguito alla comunicazione da parte di Btx della contrazione di diversi punti vendita, con un coinvolgimento potenziale di 56 lavoratori nell&rsquo;anno in corso. I sindacati evidenziano anche come lo scorso 10 gennaio, in seguito alla riconsegna del punto vendita di Pontecagnano, Btx abbia offerto ai dipendenti coinvolti una proposta di trasferimento a oltre 500 km dalla sede abituale &ndash; con l&rsquo;inevitabile impatto sulla qualit&agrave; della vita dei lavoratori coinvolti &ndash; e aggiungono che al momento non sono state individuate soluzioni per la ricollocazione nel perimetro di 50 km per le risorse umane dei punti vendita di Palermo Conca e Marcon. 14 sembrerebbero essere i punti vendita in cui non si ravvisano le condizioni di prosieguo dei contratti di locazione. 
 
Sul trasferimento da Btx a JD &ndash; che, in base all&rsquo;offerta vincolante, dovrebbe riguardare 21 punti vendita, implementabili di ulteriori 10 &ndash; le organizzazioni sindacali fin dai primi giorni di gennaio hanno rilevato criticit&agrave; rispetto alla situazione di Bugnago e Quartucciu, dove i punti vendita sono passati a JD mentre i lavoratori sono rimasti in capo a Btx. 
 
La segretaria nazionale della Fisascat Cisl, Aurora Blanca, sottolinea l&rsquo;urgenza di &laquo;avere piena contezza di quanto autorizzato dal Dicastero e dei piani commerciali delle aziende, al fine di valutare se le condizioni siano atte a garantire la piena salvaguardia occupazionale, nonch&eacute; le medesime condizioni retributive e contributive per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti&raquo;. 
 
Nel frattempo, si &egrave; concluso in sede ministeriale l&rsquo;esame congiunto richiesto da Conbipel per l&rsquo;attivazione della CIGS per cessazione di attivit&agrave; in favore dei lavoratori esclusi dalla procedura di trasferimento. In virt&ugrave; dell&rsquo;accordo il trattamento straordinario di integrazione salariale sar&agrave; richiesto in favore di un numero massimo di 82 lavoratori dei punti vendita dislocati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Trentino Alto Adige, Veneto, a far data dal 10/01/2023 fino al 31/12/2023. A fronte della totale cessazione dell&rsquo;attivit&agrave; aziendale, i lavoratori coinvolti saranno sospesi a zero ore, senza rotazione. Le parti hanno convenuto di monitorare il programma di CIGS con incontri di verifica, a livello locale, su richiesta di parte. 
 
La Regione Lombardia, presente all&rsquo;incontro, ha confermato quanto gi&agrave; concordato con la societ&agrave; in merito alle misure di politica attiva del lavoro da adottare nei confronti dei lavoratori interessati dal trattamento straordinario di integrazione salariale. La disponibilit&agrave; a concordare misure di politica attiva &egrave; stata dichiarata anche dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Marche e Piemonte, mentre l&rsquo;azienda ha reso noto che si attiver&agrave; con la Regione Sicilia e la Provincia Autonoma di Trento per l&rsquo;attivazione delle stesse politiche. 
 
&laquo;Per i lavoratori esclusi dal passaggio &ndash; ha affermato ancora la segretaria nazionale Aurora Blanca &ndash; abbiamo evitato il ricorso a strumenti traumatici concordando sull&rsquo;accesso alla CIGS fino a fine anno. Verificheremo a livello territoriale l&rsquo;implementazione delle politiche attive promosse dalle Regioni coinvolte, affinch&eacute; le stesse possano nuovamente traguardare le risorse umane nel mercato del lavoro&raquo;.

Blanca: «Prioritario un tavolo presso il Ministero per una prima verifica volta all’analisi di quanto concordato lo scorso giugno, onde evitare fuoriuscite»

Conbipel, incontro urgente richiesto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs al Ministero delle Imprese e del Made in Italy in merito alla cessione del complesso aziendale

Roma, 25 gennaio 2023 &ndash; Dopo una lunga trattativa raggiunto l&#39;accordo sui licenziamenti attivati da Facebook Italy per 23 lavoratori della sede milanese di Piazza Missori. Grazie all&rsquo;intesa siglata dai sindacati territoriali di categoria Filcams Cgil Milano, Fisascat Cisl Milano e Uiltucs Milano e dalla direzione societaria gli esuberi sono stati ridotti a 12, circa il 10% del personale assunto in Italia. 
 
I licenziamenti, effettivi dal 17 febbraio 2023, saranno gestiti con il solo criterio della non opposizione su base volontaria. Ai lavoratori sar&agrave; riconosciuto un incentivo all&rsquo;esodo corrispondente ad un anno di retribuzione. L&rsquo;incentivo verr&agrave; poi integrato in base ai profili professionali e all&rsquo;esperienza dei lavoratori coinvolti. Previste anche integrazioni economiche correlate ai carichi familiari. 
 
Per i sindacati &laquo;si &egrave; riusciti a garantire una soluzione equa per tutti i dipendenti interessati. Grazie all&#39;accordo raggiunto, i lavoratori licenziati riceveranno una indennit&agrave; di licenziamento adeguata e un supporto per la ricerca di nuovi impieghi&raquo;. &laquo;La nostra azione - concludono le tre federazioni di categoria Cgil Cisl Uil - ha permesso di tutelare i diritti e gli interessi dei lavoratori, garantendo loro un trattamento equo e giusto in un momento difficile. Questo accordo conferma l&#39;importanza del sindacato. Senza il nostro ruolo i lavoratori sarebbero stati esposti a condizioni di licenziamento ingiuste e senza supporto alcuno&raquo;.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Milano: «Garantita una soluzione equa per tutti i dipendenti coinvolti. L’accordo conferma l'importanza del sindacato. Senza il nostro ruolo i lavoratori sarebbero stati esposti a condizioni di licenziamento ingiuste e senza supporto alcuno»

Facebook Italy, raggiunto l’accordo sui licenziamenti. Esuberi ridotti da 23 a 12 unità e gestiti con il solo criterio della non opposizione e con un incentivo all’esodo

Roma, 23 gennaio 2023 &ndash; E&rsquo; strappo al tavolo sulla definizione del nuovo contratto collettivo nazionale Anaste applicato a circa 20mila addetti del comparto socio sanitario assistenziale. Lo scorso 27 dicembre 2022 l&rsquo;associazione datoriale si &egrave; resa responsabile di una scelta che non ha precedenti nelle relazioni sindacali del nostro Paese. 
 
Nel bel mezzo di una trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro che andava avanti da tempo, mentre i sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs attendevano risposte alle proposte sui temi della malattia e degli aumenti contrattuali, Anaste procedeva alla sottoscrizione del contratto nazionale con i sindacati non afferenti alle confederazioni sindacali comparativamente pi&ugrave; rappresentative sul piano nazionale nonostante il tavolo negoziale fosse ancora in corso con le federazioni aderenti a Cgil Cisl Uil. 
 
Il rinnovo contrattuale siglato con i sindacati minoritari contiene molti elementi peggiorativi rispetto a tutti i Ccnl di settore, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali confederali comparativamente pi&ugrave; rappresentative sul piano nazionale, con conseguente progressiva riduzione delle tutele per i lavoratori quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i tabellari economici non in linea con i Ccnl di settore 2020/22, da poco rinnovati o in fase di rinnovo, il mancato pagamento integrale della carenza di malattia, il breve periodo di comporto volto a preservare dal licenziamento lavoratrici e i lavoratori in malattia, le minori maggiorazioni per il lavoro supplementare e la discriminazione sulle indennit&agrave; professionali previste solo per gli infermieri e non per le altre professioni sanitarie quali ad esempio fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, psicomotricisti e medici. 
 
Il Ccnl sottoscritto, gi&agrave; scaduto, non presenta inoltre clausole di armonizzazione con gli altri contratti nazionali di settore e, ancora una volta, non solo non risponde alle legittime attese dei lavoratori del settore, in prima fila durante la pandemia, ma lede la dignit&agrave; di migliaia di addetti del settore socio sanitario assistenziale. Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs hanno dunque proclamato lo stato di agitazione a livello nazionale di tutto il personale delle strutture associate ad Anaste. In tutte le regioni saranno definite ulteriori iniziative che verranno svolte a livello regionale/locale/aziendale a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. 
 
I sindacati richiedono di esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione, riservandosi di adottare, in caso di esito negativo, tutte le iniziative che saranno reputate necessarie allo sblocco della vertenza. Per le organizzazioni sindacali quello di Anaste &egrave; un comportamento inqualificabile. 
 
&laquo;Il contratto siglato &ndash; dichiarano in un comunicato congiunto - sancisce nuovamente come per Anaste la priorit&agrave; rimane quella di licenziare liberamente i lavoratori, colpendo economicamente chi si ammala. Anche questa volta non vengono fornite risposte sui permessi ed &egrave; previsto un aumento tabellare irrisorio&raquo;. 
 
&laquo;Per tutelare le lavoratrici e i lavoratori &ndash; dichiarano in un comunicato congiunto - ci vediamo costretti a mettere in campo da subito tutte le azioni di coinvolgimento dei lavoratori e delle Istituzioni a nostra disposizione a partire dall&rsquo;apertura dello stato di agitazione di tutto il personale&raquo;. Fp Cgil Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs hanno segnalato alla Conferenza delle Regioni questa riprovevole condotta fuori da ogni regola pattizia, che fa venir meno la credibilit&agrave; di Anaste nei rapporti negoziali e istituzionali a tutti i livelli.

Aumenti economici irrisori e la drastica riduzione delle tutele e diritti ledono la dignità dei lavoratori, FP Cgil Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs proclamano lo stato di agitazione

Anaste, è strappo al tavolo sulla definizione del nuovo Contratto collettivo nazionale applicato a circa 20mila addetti del Settore Socio Sanitario Assistenziale: l’associazione datoriale sigla il rinnovo con i sindacati minoritari

Roma, 19 gennaio 2023 &ndash; La bilateralit&agrave; contrattuale nel comparto della vigilanza privata ancora una volta scende in campo a supporto dei pi&ugrave; deboli. Ebinvip, l&rsquo;Ente Bilaterale di settore, ha attivato una nuova prestazione rivolta ai non autosufficienti. Nel dettaglio l&rsquo;Ente ha deliberato di destinare risorse per aiutare i lavoratori e le lavoratrici con disabilit&agrave; al 100% o in possesso della legge 104/92 per s&eacute; o per l&rsquo;assistenza prestata in modo continuativo ad un parente (entro il secondo grado) con disabilit&agrave; in situazione di gravit&agrave;, anche non convivente. La misura del contributo, erogabile una sola volta nel corso dell&rsquo;anno di riferimento, &egrave; stabilita in 400,00 euro e, nel caso di prestazione richiesta per un figlio minore, sale a 600,00 euro.

E&rsquo; possibile presentare la domanda direttamente dal sito web dell&rsquo;Ente Bilaterale <a href="http://www.ebinvip.it">www.ebinvip.it</a>, attraverso l&rsquo;accesso all&rsquo;area &ldquo;Attivit&agrave; Sociali&rdquo; e cliccando sulla voce &ldquo;Contributo di non autosufficienza&rdquo; seguendo la procedura indicata. 
 
In Italia, secondo una recente indagine del Censis, le persone non autosufficienti sono 3.510.000 (+25% dal 2008), in grande maggioranza anziani: l&rsquo;80,8% ha pi&ugrave; di 65 anni; il generale il 20,8% degli anziani non &egrave; autosufficiente e l&rsquo;80,4% &egrave; affetto da almeno una malattia cronica. Secondo il report&nbsp;le risposte pubbliche a questo fenomeno, destinato a crescere alla luce dell&rsquo;invecchiamento della popolazione,&nbsp;sono insufficienti e inadeguate: solo il 3,2% degli anziani in situazione di parziale o totale non autosufficienza &egrave; assistito dalla rete pubblica. 
 
Il 56% degli italiani dichiara infatti di non essere soddisfatto dei principali servizi socio-sanitari per i non autosufficienti presenti nella propria regione. Inevitabilmente,&nbsp;l&rsquo;onere dell&rsquo;assistenza ricade direttamente sulle famiglie, chiamate a contare sulle proprie forze economiche e di cura. Per il 33,6% delle persone con un componente non autosufficiente in famiglia le spese di welfare pesano molto sul bilancio familiare, contro il 22,4% rilevato sul totale della popolazione.&nbsp; 
 
&laquo;Come parti costituenti la bilateralit&agrave; settoriale nel comparto della vigilanza privata e dei servizi fiduciari &ndash; ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Diego Lorenzi - abbiamo ritenuto opportuno offrire un sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici che vivono quotidianamente le difficolt&agrave; legate alla disabilit&agrave;&raquo;. &nbsp;

Lorenzi: «Un sostegno economico alle lavoratrici e ai lavoratori che vivono una condizione di difficoltà»

Ebinvip, l’Ente Bilaterale della Vigilanza Privata attiva una nuova prestazione per la non autosufficienza: dal 2023 un contributo economico annuale da 400 a 600 euro per sé o per l’assistenza ad un parente disabile

Roma, 17 gennaio 2023 &ndash; Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e contrasto alle violenze di genere al centro dell&rsquo;attivit&agrave; formativa di ONBSI, l&#39;Organismo Nazionale Bilaterale dei Servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi costituito da ANIP Confindustria, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi, Unionservizi Confapi, Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltrasporti. 
 
Promosso da ONBSI e finanziato da INAIL, Safework &egrave; il progetto formativo nazionale rivolto alle lavoratrici e ai lavoratori dei Servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi, incentrato sull&rsquo;apprendimento delle tematiche legate all&rsquo;organizzazione e percezione del rischio nel contenimento degli eventi avversi e alle violenze e molestie nei luoghi di lavoro. 
 
Il progetto si concretizzer&agrave; in attivit&agrave; formative svolte in modalit&agrave; Fad-sincrona, alle quali potranno partecipare gratuitamente solo le lavoratrici e i lavoratori delle aziende aderenti ad ONBSI che, oltre a prendere parte alle sessioni formative, saranno coinvolti nello studio di casi reali e contestualizzati sul settore. Ciascuna attivit&agrave; si compone di due moduli della durata di 4 ore: il Modulo A, dedicato all&rsquo;organizzazione e alla percezione del rischio nel contenimento degli eventi avversi, e il Modulo B, relativo alle violenze e alle molestie sui luoghi di lavoro. Ciascun modulo, a sua volta, &egrave; articolato in 2 ore di lezioni teoriche, 1 ora di caso di studio e 1 ora di debriefing. 
 
Le lavoratrici e i lavoratori interessati al progetto dovranno iscriversi a una delle edizioni previste nella regione di appartenenza e calendarizzate secondo la tabella consultabile al seguente link: <a href="https://attivita-informativa.onbsi.it/public/attivita-modulo/">https://attivita-informativa.onbsi.it/public/attivita-modulo/</a>. 
 
&laquo;La sensibilizzazione rispetto ai temi della prevenzione del rischio e del contrasto ai casi di violenze e molestie sui luoghi di lavoro &egrave; argomento molto caro alla Fisascat. Siamo consapevoli di essere di fronte a due problematiche strettamente legate a fattori di carattere culturale, sui quali il mondo del lavoro &egrave; chiamato a un&rsquo;inversione di marcia&raquo; ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Diego Lorenzi. 
 
&laquo;Il cambio di rotta &ndash; ha concluso il sindacalista &ndash; passa attraverso un&rsquo;adeguata formazione e informazione delle lavoratrici e dei lavoratori, e per questa ragione non possiamo che salutare con favore l&rsquo;iniziativa promossa da ONBSI&raquo;.

Lorenzi: «Necessario un cambiamento culturale. Il cambio di rotta passa attraverso un’adeguata formazione e informazione delle lavoratrici e dei lavoratori»

Formazione, ONBSI lancia il progetto Safework sui temi legati all’organizzazione e percezione del rischio e alle violenze e molestie sui luoghi di lavoro

Roma, 16 gennaio 2023 - Definite le nuove tabelle retributive applicate agli assistenti familiari colf, badanti e baby sitter. In sede di Commissione Nazionale, riunita al ministero del Lavoro in terza convocazione, le parti sociali firmatarie del Contratto nazionale, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni datoriali di settore Fidaldo e Domina, hanno confermato la regola pattizia sancita nell&rsquo;art.38, per effetto della quale gli adeguamenti vengono computati in misura pari all&rsquo;80% delle variazioni del costo della vita rilevate dall&rsquo;Istat al 30 novembre 2022 per le retribuzioni minime contrattuali e in misura pari al 100% per i valori convenzionali del vitto e dell&rsquo;alloggio 
 
L&rsquo;aumento retributivo, per un assistente familiare che assiste persone non autosufficienti inquadrato nel livello C super con decorrenza dal mese di gennaio 2023, &egrave; pari ad un incremento tabellare di &euro; 94,42. L&rsquo;aumento retributivo, da riparametrare per gli altri livelli, va da un minimo di 61,10 per il livello A ad un massimo di 116,64 per il livello D super. 
 
L&rsquo;adeguamento dei minimi tabellari aggiorna anche il sistema indennitario e mette in evidenza, in modo inequivocabile che, gli assistenti familiari per effetto del tasso inflattivo avranno una scarsa percezione degli aumenti, soprattutto coloro che effettuano la prestazione di lavoro in regime di non convivenza, ovvero per poche ore la settimana, i cui aumenti sono di pochi centesimi all&rsquo;ora. Si passa dai 0,44 centesimi per il livello A ai 0,79 al livello D super. 
 
Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. &laquo;La contrattazione si conferma strumento risolutivo nel settore del lavoro domestico, dove le Parti Sociali, con lungimiranza, hanno definito un meccanismo pattizio volto ad adeguare le retribuzioni e in grado di preservare il potere di acquisto degli assistenti familiari&raquo; ha dichiarato la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca. 
 
&laquo;Il ruolo svolto dagli assistenti familiari - ha chiosato la sindacalista &ndash; &egrave; sempre pi&ugrave; centrale e determinante in un Paese longevo quale il nostro, e necessita di una seria riflessione sulle politiche di welfare pubblico, nonch&eacute; sulle misure volte al contrasto del lavoro sommerso&raquo;. 
 
&laquo;Su questo &ndash; ha concluso - tutti gli attori sociali dovranno congiuntamente impegnarsi maggiormente nel prossimo futuro. A nostro avviso &egrave; sbagliato generare ulteriori e gravosi allarmismi che nuocciono alle persone che mettono in contrapposizione i nuclei familiari&raquo;.

Blanca: «La contrattazione si conferma strumento risolutivo, sbagliato generare ulteriori e gravosi allarmismi»

Lavoro Domestico, definite le nuove tabelle retributive applicate a colf, badanti e baby sitter

Roma, 16 gennaio 2023 &ndash; Si &egrave; svolto nei giorni scorsi un incontro tra le organizzazioni sindacali SLC Cgil, NIdiL Cgil, Fisascat Cisl, FeLSA Cisl, Uilcom e UILTemp e il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi in merito alla riforma dello Sport che vedr&agrave; la luce nel prossimo mese di luglio. 
 
Un incontro accolto con positivit&agrave; da parte sindacale, considerata la disponibilit&agrave; dimostrata dal Ministro Abodi a condividere un percorso di confronto nel merito della riforma. La riunione ha rappresentato per i sindacati l&rsquo;occasione per illustrare profili positivi e criticit&agrave; del testo, con particolare riferimento agli aspetti contrattuali, previdenziali ed assicurativi. 
 
Il Ministro si &egrave; impegnato ad avviare un tavolo permanente con le organizzazioni sindacali al fine di approfondire tutti gli argomenti necessari, per migliorare la condizione e riaffermare la dignit&agrave; delle centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori impiegati nel settore con diverse tipologie di contratto. 
 
La soddisfazione in casa Fisascat &egrave; affidata alle parole del segretario nazionale Mirco Ceotto: &laquo;Si avvia finalmente un tavolo politico per affrontare in maniera strutturale i nodi e le problematiche del settore, in un&rsquo;ottica di sostenibilit&agrave; complessiva del sistema. Abbiamo chiesto ed ottenuto la calendarizzazione di incontri periodici a partire da febbraio, e rappresentato l&rsquo;esigenza che si possa avere un confronto, per il tramite del Ministero, anche con una rappresentanza unitaria degli enti sportivi&raquo;.

Ceotto: «Si avvia finalmente un tavolo politico per affrontare in maniera strutturale i nodi e le problematiche del settore, in un’ottica di sostenibilità complessiva del sistema»

Riforma dello Sport, positivo il confronto con il Ministro Andrea Abodi in merito al testo che vedrà la luce nel prossimo mese di luglio

Roma, 13 gennaio 2023 &ndash; La gestione di ferie e permessi e l&rsquo;organizzazione del lavoro in generale al centro del confronto tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione aziendale di IGT Lottery S.p.A., societ&agrave; leader a livello mondiale nel settore del gioco regolamentato, che conta circa 1.000 dipendenti. 
 
Nel corso del mese di dicembre 2022, in seguito ad un incontro con i sindacati, l&rsquo;azienda aveva deciso di procedere unilateralmente sul tema delle ferie e dei permessi attraverso la definizione di un regolamento. Regolamento che, come segnalato dalle RSA, non ha di fatto risolto le problematiche relative all&rsquo;organizzazione del lavoro per i turnisti, che continuano a lamentare la difficolt&agrave; di schedulare le ferie senza conoscere la programmazione dei turni per l&rsquo;intero anno. 
 
Inoltre &ndash; segnalano le organizzazioni sindacali in un comunicato unitario &ndash; il regolamento definito da IGT Lottery non ha tenuto conto delle proposte migliorative provenienti da parte sindacale ed emerse nel corso del confronto di dicembre, che prevedevano come elemento premiale un giorno aggiuntivo di ferie per coloro che avessero esaurito il monte ferie maturato e una diversa disciplina delle chiusure aziendali. I sindacati sottolineano poi che, in base alla normativa vigente, una quota parte del 50% del monte ferie dovrebbe essere a disposizione del lavoratore. 
 
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno chiesto allora che l&rsquo;attuale regolamento venga considerato sperimentale per l&rsquo;anno in corso e di elaborare nei prossimi mesi un documento condiviso in addendum da allegare al contratto integrativo. I sindacati hanno sollecitato la ripresa di un percorso condiviso utile a migliorare complessivamente le condizioni dei lavoratori e l&rsquo;organizzazione del lavoro, registrando in tal senso la disponibilit&agrave; aziendale. 
 
Un nuovo confronto &egrave; stato fissato per il prossimo 30 gennaio, occasione anche per affrontare ulteriori argomenti come l&rsquo;organizzazione del lavoro del call center, che soffre di una ormai cronica carenza di personale tale da determinare un progressivo abbassamento della qualit&agrave; del servizio oltre che del lavoro.

IGT Lottery S.p.A., gestione di ferie e permessi e organizzazione del lavoro in generale al centro del confronto tra Filcams, Fisascat e Uiltucs e la società leader a livello mondiale nel settore del gioco regolamentato

Roma, 13 gennaio 2023 &ndash; Professionalit&agrave; sempre pi&ugrave; qualificate e certificate per gli assistenti familiari prestatori d&rsquo;opera in Italia attraverso l&rsquo;intervento della bilateralit&agrave; settoriale. Ebincolf, l&rsquo;Ente Bilaterale Nazionale del settore del Lavoro Domestico costituito dalle Parti Sociali firmatarie della contrattazione nazionale di settore Fidaldo, Domina, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf, ha infatti acquisito lo status di Organismo di certificazione Accredia con l&rsquo;accreditamento riconosciuto ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024 del 2012. 
 
Per l&rsquo;ammissione all&rsquo;esame di certificazione lavoratrici e lavoratori dovranno dimostrare di possedere tre requisiti minimi: una conoscenza di base della lingua italiana; una comprovata formazione, realizzata nell&rsquo;ultimo triennio, che abbia consentito il conseguimento delle conoscenze, abilit&agrave; e competenze nella mansione oggetto della certificazione; una esperienza lavorativa in regola di almeno 12 mesi, anche non continuativa, nell&rsquo;ultimo triennio e nelle mansioni oggetto della certificazione. 
 
Dal 2023 Ebincolf, operativo in qualit&agrave; di Organismo di certificazione con il marchio &ldquo;Certicolf&rdquo;, certificher&agrave; la professionalit&agrave; degli assistenti familiari sulla base della norma UNI 11766:2019 &ldquo;Attivit&agrave; professionali non regolamentate. Assistente familiare: colf, baby-sitter, badante &ndash; Requisiti di conoscenza, abilit&agrave; e competenza&rdquo;. La norma, fortemente perseguita dalle Parti Sociali e pubblicata nel 2019, definisce i requisiti specifici di ciascuna figura professionale operativa nell&rsquo;ambito dell&rsquo;assistenza familiare, con riferimento alle tre qualifiche funzionali di colf, badante e baby sitter. 
 
La procedura di certificazione, avviata da Ebincolf nel 2017 sulla base di un disciplinare interno, ha comportato una significativa rivisitazione delle competenze e dell&rsquo;organizzazione dell&rsquo;Ente. &laquo;Un&rsquo;occasione fondamentale - commenta Lorenzo Gasparrini, Presidente di Ebincolf &ndash; che attesta l&#39;importanza del settore per le oltre 2 milioni di famiglie che hanno alle proprie dipendenze un assistente familiare. Da oggi, queste famiglie potranno contare su professionisti con competenze verificate e certificate dall&rsquo;Ente Bilaterale diventato, oggi, l&rsquo;unico Organismo di certificazione per gli assistenti familiari in base alla norma UNI 11766:2019&raquo;. &laquo;Le verifiche da parte dell&rsquo;Ente Unico di Accreditamento saranno costanti nel tempo. &ndash; ha sottolineato Gasparrini - Questo, a nostro avviso, &egrave; un importante passo per sedimentare la cultura del lavoro dignitoso attraverso lo strumento della contrattazione&raquo;. 
 
&laquo;Volgendo lo sguardo al recente passato - ha aggiunto la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca in veste di Vice Presidente Ebincolf - la bilateralit&agrave; contrattuale nel comparto del lavoro domestico ha caratterizzato il settore offrendo strumenti di welfare volti alla tutela degli assistenti familiari e, al contempo, delle famiglie datrici di lavoro&raquo;. 
 
&laquo;Prot&egrave;si al miglioramento del settore e all&rsquo;emersione dei rapporti di lavoro &ndash; ha evidenziato Blanca - ciascun attore sociale ha volto proattivamente il proprio contributo per la qualificazione del comparto e degli assistenti familiari al fine di dare pieno riconoscimento alle risorse umane impiegate e ai bisogni delle famiglie&raquo;. 
 
&laquo;Il comparto domestico italiano - ha concluso - rappresenta ad oggi un unicum rispetto allo scenario europeo e mondiale. L&rsquo;iter avviato nel 2017, con il risultato raggiunto oggi, esalta il valore della contrattazione collettiva nazionale e spiana la strada verso un futuro volto alla centralit&agrave; delle persone e al pieno riconoscimento del loro valore&raquo;.

Blanca: «La bilateralità contrattuale nel comparto del lavoro domestico ha caratterizzato il settore offrendo strumenti di welfare volti alla tutela degli assistenti familiari e, al contempo, delle famiglie datrici di lavoro»

Lavoro Domestico, professionalità sempre più qualificate e certificate per gli assistenti familiari. L’Ente Bilaterale di settore Ebincolf riceve l’accreditamento Accredia

Roma, 12 gennaio 2023 &ndash; Epilogo amaro per i 931 Ex Lsu e Appalti storici esclusi dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia e ausiliariato nelle scuole italiane. La procedura di licenziamento collettivo avviata dalle imprese del settore si &egrave; conclusa con la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo al termine dell&rsquo;ultimo incontro in fase amministrativa, convocato in terza seduta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in attesa che il Ministero dell&rsquo;Istruzione emanasse il nuovo bando sull&rsquo;assunzione diretta del personale dando cos&igrave; seguito alle previsioni della Legge di Bilancio. 
 
Disatteso anche il richiesto provvedimento di proroga della durata della Cigs per cessazione di attivit&agrave;, non inserito nella Manovra, che avrebbe consentito di prolungare le tempistiche e di individuare soluzioni alternative ai licenziamenti, quantomeno per le situazioni pi&ugrave; complesse. 
 
Per i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti &laquo;la mancata proroga della Cigs toglie ogni speranza ad una vasta platea di lavoratori e lavoratrici esclusi dal processo di stabilizzazione&raquo; e &laquo;il mancato accordo rappresenta un atto negativo e un momento di forte amarezza tra chi in questi anni ha perseguito soluzioni di continuit&agrave; occupazionale che non escludessero nessuno&raquo;. 
 
Le tre sigle &laquo;ribadiscono con forza la loro intenzione di non arrendersi, richiedendo, come prima cosa, che il terzo bando assunzionale venga pubblicato e che si anticipi l&rsquo;immissione in ruolo, assumendo gli aventi diritto prima del 1&deg; settembre 2023, data prevista dal Decreto Milleproroghe&raquo;. 
 
L&rsquo;attenzione dei sindacati resta alta sul destino delle lavoratrici e dei lavoratori che, in seguito alla disponibilit&agrave; di alcune aziende, saranno ricollocati in altri appalti e per i quali sar&agrave; attivato il confronto a livello territoriale. &laquo;Numerosi anni di impegno del Sindacato di Categoria e Confederale, della politica pi&ugrave; responsabile e, per certi versi, delle stesse imprese - concludono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti - sono serviti a trovare una soluzione positiva all&rsquo;interno delle scuole per oltre 14mila lavoratori e lavoratrici, una importante operazione di reinternalizzazione, senza precedenti per numeri e miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro per le persone coinvolte, ma resta forte la delusione per alcune centinaia di persone, sicuramente le pi&ugrave; deboli, ancora una volta escluse e senza una soluzione occupazionale&raquo;.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti: «Il mancato accordo rappresenta un atto negativo e un momento di forte amarezza tra chi in questi anni ha perseguito soluzioni di continuità occupazionale che non escludessero nessuno»

Appalti Scuole, epilogo amaro per i 931 Ex Lsu e Appalti storici esclusi dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia e ausiliariato. La procedura di licenziamento collettivo si è conclusa con la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo in sede ministeriale

Roma, 12 gennaio 2023 &ndash; Sottoscritto il rinnovo del Contratto integrativo aziendale di Snaitech S.p.A., societ&agrave; attiva nel settore gaming e betting che occupa oltre 600 dipendenti. L&rsquo;accordo, che mantiene sostanzialmente l&rsquo;impianto del vecchio integrativo, giunge a pochi mesi di distanza dal rinnovo del CIA di Snaitech BU Ippodromi e rappresenta uno snodo importante anche in vista dell&rsquo;apertura di un apposito tavolo per quanto riguarda la rete delle agenzie distribuite sul territorio nazionale. 
 
Tra gli istituti definiti dal contratto il sistema di relazioni sindacali, implementato sia a livello nazionale che territoriale. Il lavoro domenicale e festivo, su cui le parti hanno previsto l&rsquo;aumento della maggiorazione al 45%. Incremento che ha riguardato anche le dotazioni per il welfare aziendale, con il contributo per l&rsquo;iscrizione all&rsquo;asilo nido del figlio fino a tre anni che &egrave; salito a 250 euro per i part-time e a 450 euro per i full-time. Sul fronte dei ticket restaurant le parti hanno concordato un incremento fino al limite massimo detassabile di 8 euro. 
 
Ancora, l&rsquo;integrativo prevede un aumento di due mesi del congedo previsto per legge per le vittime di violenza di genere. Un punto importante, su cui la discussione non &egrave; ancora esaurita e continuer&agrave; ad essere portata avanti in fase di applicazione del CIA, a partire dal primo trimestre 2023. Ulteriori due giorni, poi, sono stati previsti per il congedo di paternit&agrave;. 
 
Confermato l&rsquo;istituto della banca ore, mentre &egrave; una novit&agrave; l&rsquo;introduzione della banca ore solidale con contributo aziendale. Infine, per quanto riguarda il premio di risultato, si mantiene il vecchio meccanismo con una rivisitazione dei periodi utili alla determinazione del valore del premio. 
 
Soddisfazione in casa Fisascat. Per la funzionaria Stefania Chicca &laquo;l&rsquo;accordo, a seguito di una serrata trattativa, segna un rilevante passo avanti nelle relazioni sindacali di Snaitech e offre alle lavoratrici e ai lavoratori nuovi importanti istituti&raquo;.

Chicca: «Soddisfatti per il raggiungimento dell’intesa, che grazie all’introduzione di nuovi istituti apporterà maggior beneficio alle lavoratrici e ai lavoratori»

Snaitech S.p.A., sottoscritto il rinnovo del Contratto integrativo. Oltre 600 i dipendenti della società del settore gaming e betting interessati dall’accordo

Roma, 11 gennaio 2023 &ndash; Prosegue in tutta Italia la mobilitazione #ContrattoInSicurezza indetta dai sindacati nazionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per mantenere alta l&rsquo;attenzione sull&rsquo;annosa vertenza dei 100mila lavoratrici e lavoratori addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari, in attesa del rinnovo del Contratto nazionale di lavoro scaduto nel 2015. Un ulteriore pacchetto di 8 ore di sciopero ha caratterizzato la nuova onda di protesta avviata a livello territoriale, connotata anche dal blocco del lavoro straordinario e dall&rsquo;organizzazione di presidi e volantinaggi davanti le Prefetture e le sedi di importanti committenti. 
 
I lavoratori hanno espresso tutto il dissenso sullo stato dei negoziati, al palo da circa 8 anni, e sulle condizioni di lavoro, ai limiti della sostenibilit&agrave;, rivendicando la definizione di aumenti salariali dignitosi e l&rsquo;ampliamento dei diritti e delle tutele contrattuali. L&rsquo;ultima sessione di trattativa, svoltasi dopo la pausa natalizia in modalit&agrave; ristretta in presenza delle segreterie sindacali generali, ha palesato ancora una volta l&rsquo;indisponibilit&agrave; delle associazioni imprenditoriali di settore Assiv, Univ, Anivip, LegaCoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Lavoro a trovare una quadra sul rinnovo, con aumenti economici congrui che tengano conto delle dinamiche inflattive e del lungo periodo di vacanza contrattuale. 
 
La Fisascat Cisl, presente al tavolo con il segretario generale Davide Guarini e il segretario nazionale Diego Lorenzi, ha stigmatizzato l&rsquo;atteggiamento dilatorio dei rappresentanti datoriali, esacerbato dalla mancanza di un mandato pi&ugrave; ampio da parte delle imprese associate, divise anche a livello di confronto interno, insufficiente a definire una proposta univoca. Un comportamento ancor pi&ugrave; inaccettabile se riferito a lavoratori e lavoratrici che quotidianamente garantiscono la sicurezza privata e pubblica, come ampiamente dimostrato dal lodevole impegno espresso durante l&rsquo;intera fase emergenziale sanitaria, ancora non del tutto finita, spesso facendosi carico di compiti impropri in nome dell&rsquo;interesse generale. 
 
La federazione cislina ha ribadito la disponibilit&agrave; ad individuare una sintesi in tempi brevi sull&rsquo;accordo di rinnovo per restituire la giusta dignit&agrave; ai lavoratori ed al settore, oggetto di una pericolosa deriva individualistica. La Fisascat Cisl ritiene lo stato di questa trattativa inaccettabile per i tempi e per i modi e valuter&agrave; ulteriori iniziative di mobilitazione nelle prossime settimane, a livello nazionale e territoriale, per mantenere accesi i riflettori sullo stato dei negoziati.

La Fisascat Cisl ritiene lo stato di questa trattativa inaccettabile per i tempi e per i modi e valuterà ulteriori iniziative di mobilitazione per mantenere accesi i riflettori sullo stato dell’annosa vertenza

Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari, prosegue in tutta Italia la mobilitazione per il rinnovo del Contratto nazionale scaduto nel 2015. Trattative al palo, associazioni imprenditoriali indisponibili a trovare la quadra su aumenti salariali, diritti e tutele

Roma, 9 gennaio 2023 - &laquo;Bene l&rsquo;impegno del Governo ad intervenire sul rinnovo dei Contratti nazionali scaduti. La questione salariale, pur essendo una delle maggiori emergenze del Paese, continua a restare ai margini del dibattito politico mentre i lavoratori italiani sono sempre pi&ugrave; poveri. La strada maestra per aumentare i salari &egrave; e resta la contrattazione collettiva, la revisione delle retribuzioni e della normativa &egrave; una priorit&agrave; per milioni di lavoratrici e lavoratori&raquo;. 
 
Cos&igrave; il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ha commentato le dichiarazioni della viceministra al Lavoro e alle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci. Il sindacalista ha rinnovato l&rsquo;appello alle Parti Sociali firmatarie la contrattazione nei settori del terziario di mercato rilanciando sull&rsquo;urgenza di &laquo;definire i rinnovi contrattuali attesi da pi&ugrave; di 5milioni di lavoratori del terziario e della distribuzione commerciale, del turismo, dei pubblici esercizi e della ristorazione, della vigilanza privata e dei servizi fiduciari, degli studi professionali, delle aziende termali, delle cooperative sociali, del settore socio sanitario assistenziale e del lavoro domestico&raquo;. 
 
Il sindacalista ha sollecitato &laquo;un decisivo intervento dello Stato per incentivare la contrattazione collettiva anche tramite tagli contributivi alle imprese da legare agli aumenti contrattuali e sgravi fiscali per le lavoratrici e i lavoratori&raquo; ed ha invitato le Parti Sociali &laquo;a concertare un meccanismo disincentivante che sia in ogni caso utile a recuperare la perdita di potere di acquisto subita dalle lavoratrici e dai lavoratori nei periodi di vacanza contrattuale&raquo;. 
 
La &laquo;scarsa diffusione della contrattazione decentrata, aziendale e territoriale &ndash; ha poi aggiunto il sindacalista - vanifica l&rsquo;unico strumento collettivo in grado di redistribuire la produttivit&agrave; tra imprese e lavoratori, incrementando in questo modo il potere di acquisto dei salari&raquo;, uno strumento da supportare &laquo;con una legislazione di sostegno che semplifichi la disciplina e renda gli sgravi pi&ugrave; strutturali e fruibili&raquo;. 
 
Guarini ha poi rimarcato sulla necessit&agrave; di &laquo;ripensare logiche di adeguamento dei salari che hanno guidato la contrattazione dal 2009 ad oggi&raquo;. Nel dettaglio, per il sindacalista, &laquo;l&rsquo;indice Ipca non pu&ograve; pi&ugrave; essere ritenuto in grado di assicurare coerenza tra gli aumenti salariali e il costo della vita, che &egrave; la funzione centrale della parte economica di qualsiasi contratto nazionale&raquo;. 
 
Per Guarini &laquo;la revisione del parametro deve inserirsi in una strategia di pi&ugrave; ampio respiro tesa a rinegoziare l&rsquo;intero modello contrattuale e a correggerne le inefficienze&raquo;, a partire &laquo;dai ritardi strutturali dei rinnovi contrattuali e dagli atteggiamenti volutamente dilatori delle controparti datoriali, finalizzati esclusivamente a pagare in ritardo gli incrementi dovuti e per questa via basare la concorrenza sul risparmio del costo del lavoro anzich&eacute; sugli investimenti in produttivit&agrave;&raquo;.

Contratti Terziario, Guarini: «Bene l’impegno del Governo su rinnovo Ccnl scaduti. La strada maestra per aumentare i salari è e resta la contrattazione collettiva»

Roma, 9 gennaio 2023 &ndash; Al via la Campagna Tesseramento Cisl 2023. &ldquo;Ripartire Insieme&rdquo; &egrave; il leitmotiv della nuova campagna associativa, mutuato dal titolo dell&rsquo;Agenda sociale confederale presentata al Governo Meloni, con l&rsquo;intento di ripristinare quel clima di dialogo e confronto tra istituzioni e parti sociali che si &egrave; rivelato fondamentale per superare le fasi pi&ugrave; critiche della storia del Paese. 
 
Una road map di 12 punti sui temi del&nbsp;lavoro, pensioni e fisco, con le priorit&agrave; e le proposte su cui&nbsp;sostenere il confronto con l&rsquo;Esecutivo, per dare all&#39;Italia una&nbsp;prospettiva di sviluppo equo, inclusivo, partecipativo e&nbsp;sostenibile.&nbsp; E&rsquo; in questa visione che la Cisl rilancia lo spirito associativo e invita parti sociali e forze politiche a convergere &ldquo;in uno spazio di corresponsabilit&agrave; e affidamenti forti per dare vigore, continuit&agrave; e consenso ad una transizione che ammoderni il Paese, mettendo al centro qualit&agrave; e stabilit&agrave; del lavoro e lotta alle disuguaglianze&rdquo;.&nbsp; 
 
Primo punto chiave dell&rsquo;Agenda, lo statuto della Persona nel mercato del lavoro, che va rilanciato nei suoi aspetti qualitativi e quantitativi, sbloccando investimenti produttivi e con nuovi diritti, a cominciare dal diritto-dovere alla formazione continua a cui legare sostegno al reddito e strumenti pubblici e sussidiari di politica attiva.&nbsp; 
 
Seconda priorit&agrave; una previdenza equa ed inclusiva&nbsp;con il varo di una riforma che garantisca meccanismi di flessibilit&agrave; in uscita nel solco dei criteri di equit&agrave;, inclusione e sostenibilit&agrave; sociale.&nbsp;Quota 41 &egrave; una parte della proposta complessiva della Cisl, che include anche: pensione contributiva di garanzia per i giovani; sconti contributivi per le madri; sostegno pubblico all&rsquo;adesione alla previdenza complementare; maggiore supporto ai lavoratori precoci, estensione della platea dei lavori usuranti e dell&rsquo;Ape sociale per quelli gravosi; possibilit&agrave; di andare in pensione a partire dai 62 anni di et&agrave; ed un nuovo adeguamento dell&rsquo;assegno pensionistico al costo della vita. 
 
Terzo punto il fisco, inteso come &lsquo;una questione di giustizia&rsquo;.&nbsp;Secondo il sindacato va ridotto il peso del fisco su lavoratori e pensionati, garantendo il principio della progressivit&agrave;.&nbsp; 
 
Quarta proposta per una nuova politica dei redditi con&nbsp;la contrattazione al centro.&nbsp;Vanno rinnovati e innovati tutti i contratti pubblici e privati.&nbsp;&Egrave; inoltre necessario ridefinire l&rsquo;indice Ipca alla luce dall&rsquo;incremento dei prezzi dell&rsquo;energia importata; la disincentivazione dei ritardi nei rinnovi (ad esempio, escludendo le imprese dagli incentivi collegati all&rsquo;applicazione dei contratti); l&rsquo;introduzione di verifiche sull&rsquo;andamento inflativo che, in presenza di scostamenti rilevanti rispetto a quanto previsto dai contratti, anticipino i rinnovi economici. La Cisl ribadisce il proprio no ad un salario minimo per legge.&nbsp; 
 
Il quinto obiettivo dell&rsquo;Agenda Cisl ha al centro una governance partecipata del Pnrr.&nbsp;Entro fine anno &egrave; necessario realizzare i 55 obiettivi previsti per ottenere la seconda tranche di aiuti.&nbsp; 
 
Sesto punto investire su P.A., scuola, sanit&agrave; e servizi.&nbsp;&nbsp; 
 
Settima priorit&agrave; il Mezzogiorno, motore di sviluppo nazionale, ando attuazione concreta a quanto previsto dal Pnrr,&nbsp;&nbsp; 
 
L&rsquo;ottava proposta punta sulla necessit&agrave; di coniugare investimenti e sostenibilit&agrave;.&nbsp;&nbsp; 
 
Il nono obiettivo, per la Cisl, riguarda famiglia e politiche sociali.&nbsp;&nbsp; 
 
Decimo punto &egrave; relativo ai migranti, per una politica di accoglienza e integrazione.&nbsp; 
 
Undicesima priorit&agrave; &egrave; la partecipazione come orizzonte strategico,&nbsp;valorizzando la contrattazione nazionale e di secondo livello.&nbsp;I tempi sono maturi anche per una legge che promuova&nbsp;forme di vera cogestione, come previsto dall&rsquo;articolo 46 della Costituzione, con consigli di sorveglianza composti anche da rappresentanti dei lavoratori, insieme al rilancio del ruolo della partecipazione finanziaria&nbsp;attraverso la valorizzazione dei piani di azionariato dei dipendenti e maggiori prerogative dei fondi bilaterali.&nbsp; 
 
Il dodicesimo ed ultimo obiettivo riguarda le riforme istituzionali. Partendo da una riflessione sulla riforma del Titolo V della Costituzione per garantire un migliore coordinamento tra i vari livelli istituzionali.&nbsp;&nbsp; 
 
&laquo;L&#39;Agenda&nbsp;Cisl&nbsp;per il nuovo governo &ndash; ha dichiarato il segretario generale Cisl Luigi Sbarra &ndash; serve&nbsp;a lanciare un messaggio forte&raquo;. &laquo;E&#39; una&nbsp;agenda&nbsp;&ndash; ha concluso -&nbsp;che vogliamo condividere con&nbsp;tutte le parti sociali per rimettere al centro i temi del lavoro&nbsp;della crescita dello sviluppo sostenibile e della coesione&raquo;.&nbsp;&nbsp;

Una road map di 12 punti, sui temi del lavoro, pensioni e fisco, con le priorità e le proposte su cui sostenere il confronto con l’Esecutivo, per dare all'Italia una prospettiva di sviluppo equo, inclusivo, partecipativo e sostenibile

Cisl, al via la Campagna Tesseramento 2023. “Ripartire Insieme” è il leitmotiv della nuova campagna associativa, mutuato dal titolo dell’Agenda sociale presentata al nuovo Governo

Roma, 4 gennaio 2023 &ndash; &ldquo;Nessun rischio stangata sulle famiglie con l&rsquo;aggiornamento dei minimi retributivi e dei valori convenzionali di vitto e alloggio applicati agli assistenti familiari (colf, badanti e baby sitter) in Italia a fronte della variazione del costo della vita per le famiglie di impiegati ed operai rilevato dall&rsquo;Istat al 30 novembre 2022. 
 
L&rsquo;allarmismo delle associazioni datoriali, che hanno paventato un aumento delle retribuzioni fino a 2.000 euro mensili, &egrave; infondato. Si tratterebbe in realt&agrave; di aumenti previsti dal Ccnl per andare incontro alle esigenze di un settore estremamente debole, dal punto di vista salariale e normativo&rdquo;. Ad affermarlo senza esitazione i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf, al termine del secondo incontro della Commissione Nazionale, cos&igrave; come previsto dall&rsquo;art. 38 del Ccnl, convocato il 3 gennaio in modalit&agrave; telematica dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L&rsquo;incontro si &egrave; concluso con la riprogrammazione di due nuovi momenti di confronto fissati tra le parti sociali il prossimo 11 gennaio e in sede ministeriale il prossimo 16 gennaio. 
 
Circa l&#39;85% dell&#39;occupazione nel settore &egrave; femminile; i lavoratori stranieri sono oltre il 70% e pi&ugrave; del 44% sono cittadini Ue; oltre il 45% dell&#39;occupazione &egrave; riconducibile al lavoro di cura e assistenza alle persone e solo il 23,4% risulterebbe prestare la propria opera in regime di convivenza. I sindacati hanno accolto positivamente le nuove posizioni delle associazioni datoriali&nbsp;Fidaldo e Domina, inizialmente indisponibili a corrispondere l&rsquo;aumento retributivo cos&igrave; come previsto dal Ccnl. Si tratta di fatto di una riapertura della trattativa alla quale ha preso parte, in modo del tutto inedito, anche una rappresentanza politica del Governo. 
 
Un segnale positivo per le parti sindacali, unite nella richiesta di un adeguamento annuale in base all&rsquo;indice Istat (pari all&rsquo;100% dello stesso, come previsto dal Ccnl in vigore, e all&rsquo;80% in caso di mancato accordo), anche alla luce della nota e sempre crescente fragilit&agrave; del settore. 
 
&ldquo;Siamo compatti nel chiedere l&rsquo;applicazione integrale dell&rsquo;articolo 38 del Ccnl &ndash; aggiungono Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, e Federcolf - e sottolineiamo la rilevanza della presenza politica della segreteria tecnica del Ministero del Lavoro che lascia ben sperare, anche alla luce della futura presentazione delle istanze del lavoro domestico contenute nella Piattaforma Programmatica condivisa da tutte le Parti Sociali firmatarie della contrattazione nazionale, presentata al precedente Esecutivo e che sar&agrave; riproposta all&rsquo;attenzione del nuovo Governo, con l&rsquo;auspicio giungano quanto prima risposte concrete per il settore&rdquo;.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf: “Adeguamento necessario, nessun rischio stangata per le famiglie italiane”

Lavoro Domestico, confronto aperto al Ministero del Lavoro sull’aggiornamento dei minimi retributivi e dei valori convenzionali di vitto e alloggio.

Roma, 4 gennaio 2023 &ndash; 94 accordi sottoscritti a livello nazionale e oltre 57.000 lavoratori coinvolti, la maggior parte dei quali operanti nel settore della distribuzione commerciale. Sono i numeri riguardanti il terziario e relativi al triennio 2020-2022 del Fondo nuove competenze, il fondo pubblico nato nel 2020 per sostenere le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi determinati dall&rsquo;emergenza pandemica. Cofinanziato dal Fondo sociale europeo e gestito da ANPAL, l&rsquo;FNC consente alle imprese, previa stipula di accordi collettivi di rimodulazione dell&#39;orario di lavoro, di destinare un minimo di 40 e un massimo di 200 ore annue alla formazione di ciascun collaboratore. Il fondo copre i costi del 100% dei contributi assistenziali e previdenziali e del 60% della retribuzione delle ore destinate alla formazione. Inoltre, &egrave; prevista una premialit&agrave; per chi intraprende percorsi di riduzione dell&rsquo;orario di lavoro a parit&agrave; di retribuzione complessiva, con una quota finanziata dal fondo che &egrave; pari in questo caso al 100%. 
 
Nel corso del 2022 sono stati 31 gli accordi firmati a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs con le imprese del terziario, per un totale di 22.173 lavoratrici e lavoratori impegnati in oltre 2 milioni di ore di formazione. Tra le aziende maggiormente coinvolte nell&rsquo;accesso al fondo Decathlon, con oltre 5.000 risorse, il gruppo Acqua e Sapone con circa 3.700 unit&agrave; e OVS con oltre 1.900 dipendenti. 
 
Rispetto alla precedente edizione del fondo sono state due le principali novit&agrave; registrate nel 2022. La prima ha riguardato l&rsquo;ambito applicativo degli interventi, rivolti principalmente ai cambiamenti connessi alla doppia transizione digitale ed ecologica. La seconda &egrave; intervenuta invece sul rafforzamento della qualit&agrave; ed efficacia dei programmi formativi attraverso il pieno coinvolgimento dei fondi interprofessionali, che hanno costituito il canale di accesso privilegiato al fondo. Per i datori di lavoro privi di fondi interprofessionali &egrave; stata prevista l&rsquo;erogazione della formazione da parte di enti accreditati a livello nazionale o regionale. 
 
&laquo;Dobbiamo mettere lavoratrici e lavoratori nelle condizioni di poter interagire positivamente con le innovazioni produttive a cui stiamo andando incontro, pena il rischio di creare uno scollamento tra gli investimenti programmati e la capacit&agrave; effettiva dei diversi settori di poter rispondere adeguatamente&raquo; ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl, Davide Guarini. 
 
&laquo;Per una lavoratrice o un lavoratore &ndash; ha sottolineato Guarini &ndash; sviluppare le conoscenze significa non solo una maggior opportunit&agrave; di mobilit&agrave; verticale e orizzontale, ma anche accrescere il grado di occupabilit&agrave; nelle fasi di transizione lavorativa o di disoccupazione. Investire sulle competenze equivale ad un salto culturale per cui la formazione smetta di essere confinata alla mera logica di diritto-dovere, per essere invece concepita come un valore condiviso tra imprese e lavoratori&raquo;.

Guarini: «Investire sulle competenze equivale ad un salto culturale per cui la formazione smetta di essere confinata alla mera logica di diritto-dovere, per essere invece concepita come un valore condiviso tra imprese e lavoratori»

Fondo nuove competenze, nel 2022 sottoscritti da Filcams, Fisascat e Uiltucs 31 accordi per un totale di oltre 22.000 lavoratori coinvolti, attivi prevalentemente nel comparto della distribuzione commerciale. Oltre 2 milioni le ore impiegate nella formazione

Roma, 2 gennaio 2023 &ndash; Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno incontrato negli scorsi giorni la direzione aziendale di IC Outsourcing per proseguire il confronto sul rinnovo del Contratto integrativo. Circa 600 i dipendenti della societ&agrave; di servizi informatici interessati dalla trattativa. 
 
Considerati i numerosi temi presenti sul tavolo, le parti hanno ritenuto opportuna la sottoscrizione di accordi che rendono applicabili, a partire da gennaio 2023, importanti istituti quali le ferie solidali, il diritto all&rsquo;astensione per le vittime di violenze e molestie sui luoghi di lavoro e il prolungamento, ai sensi dell&rsquo;art.41 bis l. 106/21, dei contratti a tempo determinato. Temi che si aggiungono a quelli gi&agrave; discussi a maggio 2022, quando erano state raggiunte intese in merito ai parametri di premialit&agrave;, ai buoni pasto e al sostegno alla formazione. 
 
Sulle ferie solidali le parti hanno concordato di riservare l&rsquo;istituto alle lavoratrici e ai lavoratori che si trovino nella necessit&agrave; di assistere i figli minori bisognosi di cure costanti, fratelli/sorelle conviventi o il convivente di fatto. L&rsquo;accordo decorre, in via sperimentale, dal 1&deg; gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023. 
 
Forte la presa di posizione sul contrasto alle violenze di genere, con la concessione alle lavoratrici inserite in percorsi di protezione di un ulteriore periodo retribuito di astensione della durata di due mesi rispetto a quello gi&agrave; previsto per legge. 
 
Le parti, in attuazione dell&rsquo;art. 41 bis della legge 106/21, hanno poi definito l&rsquo;introduzione di specifiche causali di natura contrattuale per il prolungamento dei contratti a tempo determinato da 12 e fino a 24 mesi. La societ&agrave; ha manifestato la volont&agrave; di procedere alla proroga di 31 contratti a tempo determinato, oltre ad aver trasformato in indeterminato 41 degli 86 contratti a termine in scadenza al 31 dicembre 2022. 
 
Il confronto, ancora, ha riguardato un&rsquo;altra tematica di rilievo per le organizzazioni sindacali, ossia l&rsquo;ipotesi di integrazione economica del congedo parentale a favore delle lavoratrici madri che intendano godere del permesso in un unico periodo al termine del congedo obbligatorio di maternit&agrave;. La trattativa &egrave; aggiornata al 17 gennaio.

IC Outsourcing, accordi su ferie solidali, contrasto alle violenze di genere e prolungamento dei contratti a tempo determinato nell’ambito della trattativa sul rinnovo del Contratto integrativo

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